Ritiro di Avvento Interdiocesano – 26-27 Novembre 2022

Si è svolto lo scorso 26-27 Novembre, presso l’Istituto dei Missionari Saveriani a San Pietro in Vincoli, il Ritiro Interdiocesano di Avvento, guidato da don Giorgio Sgubbi, Assistente diocesano del Settore Adulti dell’Azione Cattolica di Imola, sul tema “Tutto ciò che è mio, è tuo” (Lc 15, 31).

Durante le meditazioni proposte, don Giorgio ha portato a riflettere sulla nostra capacità di ricevere Misericordia, condizione indispensabile per poter essere a nostra volta misericordiosi; e lo ha fatto presentando diversi brani del Vangelo, nei quali questa incapacità di ricevere misericordia, perdono, porta ad incomprensioni, a contrasti, addirittura al tradimento: a partire dalla parabola degli operai chiamati a lavorare nella vigna che, non ricevendo il compenso del Signore come un atto di misericordia nei loro confronti, iniziano ad applicare concetti di presunta equità nei confronti della paga ricevuta dagli operai dell’ultima ora, non rendendosi conto di come questa non sia altro che la conseguenza di un’uguale misericordia dimostrata dal padrone nei confronti degli altri operai; per continuare con la parabola del re che condona il debito al servo, mentre questo non riesce a condonare molto meno ad un suo fratello, mettendo quindi in luce come per riuscire a perdonare, occorra innanzitutto lasciarsi perdonare, lasciarsi affrancare dalle proprie mancanze; per terminare infine con la presentazione della figura di Giuda, che non riesce a comprendere la regalità di Gesù, espressa attraverso il suo mettersi a servizio nel gesto della lavanda dei piedi, incomprensione che lo porterà al tradimento.

Le ricche meditazioni di don Giorgio sono disponibili in forma video ai seguenti link:

Video – 1° meditazione
Video – 2° meditazione – parte 1
Video – 2° meditazione – parte 2
Video – 3° meditazione

oppure in forma testuale:

Testo – 1° meditazione
Testo – 2° meditazione
Testo – 3° meditazione

Di seguito alcune risonanze da parte di alcuni partecipanti:

Franca

Ho partecipato con molta gratitudine al Ritiro di Avvento Interdiocesano di A.C. il 26 e 27 novembre a San Pietro in Vincoli (RA), guidato da don Giorno Sgubbi.

Era da tempo che, causa Covid, non ci ritrovavamo tutti insieme in presenza e ringrazio perché, pur conoscendo pochissime persone, ho respirato una bellissima “aria di famiglia”. È stata senza dubbio un’occasione privilegiata per incontrare il Signore nell’ascolto, nel silenzio e nella preghiera. Il relatore, preparatissimo, ha spaziato nella Parola di dio con grande padronanza e credo che avrò bisogno di rimeditarla tutto l’anno.

Per me è stato bellissimo riscoprire la MISERICORDIA, dono che anzitutto si riceve e, solo se l’accogliamo, possiamo diventare operatori di misericordia verso gli altri.

Ringrazio di cuore tutti.

A presto!

Francesca

Sono tre le “parole” che mi porto “a casa” dalla due giorni di Esercizi Spirituali vissuti in gruppo e nel tempo personale a S. Pietro in Vincoli.

Perdono“Chiesa in uscita” (Comunità) – Giuda. Parole tra le molteplici “briciole di Pane-Parola” offerte da d. Giorgio Sgubbi.

Mi risuona ancora: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati”. Ci è stato “consegnato” un Gesù che non condanna i suoi, che lo avevano abbandonato e rinnegato durante la Passione, ma che ha donato loro lo Spirito del perdono: “Lo Spirito è il primo dono del Risorto e viene dato anzitutto per perdonare i peccati. Ecco l’inizio della Chiesa, l’inizio di una comunità…il perdono!”

Forte in me ancora, è il perdono come gesto che contiene il dono dell’Amore, del bene ed è “per-l’amore”, quello che rinforza e rinsalda. Il perdono libera il cuore e permette di ricominciare: il perdono dà speranza, senza perdono non si costruisce la Chiesa, la comunità… Continua d. Giorgio… è la Grazia di uno sguardo che abbraccia, che accoglie e ama, al di là delle preferenze personali, la sua Chiesa, la nostra Chiesa … (Ricordando Papa Francesco).

Giuda.

Quel Guida che io non conoscevo…e che d. Giorgio ci ha presentato attraverso la presentazione biblica della “lavanda dei piedi di Gesù”.

Nel gesto della lavanda dei piedi e alla mensa eucaristica di Gesù con i suoi, siamo stati accompagnati a “mettere in luce”, anche, la presenza, di una figura che può aiutarci a “cogliere” come sia difficile farsi servire da Dio: è Giuda – che si chiude totalmente al gesto di amore del Signore.

La scelta di Giuda, che pure è presente alla cena del Signore, è la solitudine, il distacco dalla Chiesa; riferisce Giovanni, “uscì” – esce da solo, non con la comunità: l’eucaristia, al contrario, è comunità e certamente la premessa di una “Chiesa in uscita” ….

Ciò nonostante Gesù non smette di chiamarlo amico fino alla fine … e di amarlo.

In sintesi, attraverso la raffinatezza delle parole e della guida di d. Giorgio sento di poter sintetizzare che è difficile e non scontato accogliere l’amore di Dio, è difficile accettare un Gesù “che desidera servirci”, è difficile anche fare accettare agli altri un nostro servizio, se prima non riconosciamo in noi stessi la profondità di quel gesto d’Amore e di quello sguardo che abbiamo ricevuto da Gesù, uno sguardo… un gesto che ci abbraccia e ci rende capaci di abbracciare e l’unico che ci rende capaci di perdonare.

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