Gran Consiglio – Intervento di Mons. Corazza

Intervento di Mons. Livio Corazza

Gran Consiglio di Azione Cattolica – Parrocchia San Benedetto, 14 giugno 2025

Icona biblica 2025-2026: Matteo 17,1-7

 

Cari amici,

 

il brano del Vangelo che abbiamo ascoltato (la Trasfigurazione, Mt 17,1-7) ci pone alcune domande. Perché Gesù porta con sé sul monte solo tre discepoli? Perché non tutti?

Sembra un’esperienza riservata a pochi. Gesù non tratta tutti allo stesso modo. La sua pastorale non è “indifferenziata”. Si rivolge a ciascuno secondo la sua storia, il suo cuore, le sue caratteristiche. I tre – Pietro, Giacomo e Giovanni – forse erano dei leader? Di certo Gesù non stronca le personalità forti, anzi le valorizza.

Mi viene in mente una provocazione attuale: una delle critiche a Thiago Motta, ex-allenatore della Juventus, è di aver messo da parte i leader del gruppo. Al contrario, nella Chiesa – come in ogni comunità – è fondamentale saper riconoscere e valorizzare le doti e le capacità di ciascuno. Ma sempre orientandole al bene comune.

  1. Comunione

La prima grande parola che ci guida è comunione.

Papa Leone ci ricorda che questo dovrebbe essere il nostro più grande desiderio: una Chiesa unita, in comunione con un mondo riconciliato.

“Ti prego, Padre, perché siano una cosa sola” (Gv 17,21). È la preghiera accorata di Gesù nell’ultima cena.

Vi ringrazio perché nelle vostre comunità fate crescere questa comunione, camminando insieme. Le parrocchie e i gruppi dell’Azione Cattolica sono veri laboratori di unità.

La Chiesa è universale, sparsa in tutto il mondo: basti pensare che nel recente Conclave i cardinali rappresentavano ben 71 nazionalità diverse! È normale che ci siano fatiche, incomprensioni, ma è una sfida che va accolta con lo sguardo della fede: costruire una sola Chiesa, che sia davvero casa per tutti.

Anche la famiglia è un laboratorio di comunione. E in questa prospettiva si inserisce la mia visita pastorale: un’opportunità per costruire ponti, favorire l’incontro, rinsaldare legami. La visita non è un semplice adempimento, ma un segno di comunione.

 

  1. Partecipazione

La seconda parola è partecipazione.

Non è un concetto astratto, ma una realtà concreta. La comunione senza partecipazione non regge.

C’è bisogno del contributo di tutti. Vi invito a rendere i consigli parrocchiali luoghi autentici di partecipazione, scuole di corresponsabilità. Siate laboratori di democrazia ecclesiale, dove si discute, si ascolta e si costruisce insieme.

Tutti possono e devono dare il proprio contributo alla comunità cristiana. L’unità è una risorsa preziosa, ma richiede anche impegno, confronto, talvolta anche fatica.

  1. Missione

La terza parola è missione.

Ringrazio l’Azione Cattolica per il suo impegno nella preparazione dei ragazzi alla Cresima. C’è un grande lavoro da fare con i giovani, gli universitari (pensiamo agli oltre 8000 studenti a Forlì!), ma anche con i genitori e gli adulti.

Dobbiamo aiutarci a trovare un linguaggio e occasioni nuove per annunciare il Vangelo in modo credibile e accessibile.

Purtroppo constatiamo che molti genitori hanno rinunciato ad educare alla fede. Il Vangelo non è un “di più”, non è un contorno: è vita e salvezza!

Serve una pastorale missionaria: capace di proporre, non solo di ripetere. In molte parrocchie si propone ancora il Rosario – ed è un bene – ma poco o nulla viene offerto ai giovani. Occorre avere il coraggio di proporre anche per loro!

Siamo chiamati ad essere missionari lì dove viviamo: nel lavoro, nella famiglia, nella società. E a essere costruttori di pace.

Quello che mi ha colpito di Papa Leone è l’invito forte: “Non scappiamo di fronte alle sfide del nostro tempo!” Guardiamole con fede.

Siamo chiamati a essere testimoni e profeti. Come don Mazzolari, don Milani… E come i nostri santi: Pier Giorgio Frassati, che sarà canonizzato insieme a Carlo Acutis il 7 settembre, e la nostra Annalena Tonelli, che ha avuto radici profonde nella FUCI e ha vissuto la radicalità evangelica fino al martirio.

Facciamo conoscere Annalena. Il suo esempio è un dono per tutti.

 

Concludo richiamando le tre parole-chiave del Sinodo che ci guidano anche nel nostro cammino:

Comunione – Partecipazione – Missione

 

Buon lavoro a tutti!

 

Mons. Livio Corazza

Vescovo di Forlì-Bertinoro

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