L’ultima giornata del Festincontro: Acierriadi e Celebrazione conclusiva
Le Acierriadi
Sabato del 24 maggio è stato il giorno della festa, quella vera, fatta di sorrisi, rincorse, squadre e colori. Le Acierriadi hanno radunato bambini e ragazzi da tutta la diocesi per vivere un pomeriggio di giochi e relazioni, assieme ai ragazzi della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, che quest’anno ha ospitato gli oltre 250 ragazzi, seguiti da più di 70 educatori. Un pomeriggio di giochi, sorrisi, entusiasmo e relazioni che si è trasformato, come da tradizione, in un vero laboratorio di fraternità. Il risultato finale è stata la voglia di giocare, di esserci e di mettersi alla prova. Per la cronaca c’è una squadra che si è aggiudicata le acierriadi, ma la vittoria più grande è stata certamente il sorriso e l’entusiasmo di tutti i ragazzi che sono stati coinvolti.
Celebrazione conclusiva
Al termine del pomeriggio di giochi, ci si è dati appuntamento per la celebrazione conclusiva del Festincontro, con diversi temi da vivere e ricordare:
- Il ricordo dei defunti dell’Associazione, simboleggiati dal fiore che ogni presidente parrocchiale ha portato all’altare durante la processione iniziale.
- La consegna dei diplomi a tutti i 39 ragazzi e i ragazze che hanno concluso il Corso Propedeutico per Animatori, CPA, il percorso di due anni che prepara al servizio educativo nei confronti dei più piccoli.
- La raccolta delle offerte a favore della popolazione di Gaza, come segno tangibile dell’attenzione e dell’impegno maturati durante la settimana.

Gesti di solidarietà per Gaza: tre azioni concrete
Durante la settimana del Festincontro, infatti, abbiamo voluto esprimere anche la nostra vicinanza al popolo di Gaza, colpito da una crisi umanitaria senza precedenti, attraverso tre gesti semplici ma significativi:
- Un minuto di raccoglimento e preghiera quotidiano, ogni giorno alle 18, per chiedere pace e giustizia;
- La diffusione di contenuti di sensibilizzazione attraverso i canali social associativi;
- Un momento di rinuncia personale, attraverso il gesto simbolico di saltare un pasto, trasformando il risparmio in un contributo economico per sostenere la popolazione di Gaza.
I fondi raccolti ammontano a 1500 Euro e saranno inviati attraverso i contatti dei vari enti diocesani, tra cui il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, la Caritas diocesana, e il Patriarcato Latino di Gerusalemme, tramite il vescovo Livio Corazza. Si tratta certamente di un piccolo segno, ma che educa il cuore, che obbliga a guardare al di là del nostro quotidiano, che trasforma il dolore degli altri in responsabilità nostra.
Alla fine di questo Festincontro ci portiamo via tante cose: parole, volti, domande. Ma soprattutto ci portiamo via la conferma che l’Azione Cattolica può essere davvero casa. Casa per le diverse età, per il confronto, per la fraternità e la solidarietà, per la pace e la giustizia, per il desiderio di un futuro da custodire con amore e responsabilità.